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La Slovacchia affronta la più feroce battaglia per il palazzo presidenziale degli ultimi 25 anni

Entrambi i candidati sono già riusciti a conquistare un numero di elettori pari a quello di nessun candidato al primo turno dalle storiche elezioni del 1999, quando il presidente fu eletto direttamente per la prima volta. All’epoca si affrontarono Vladimir Mečiar e Rudolf Schuster.

Sabato scorso, Ivan Korčok ha raccolto 958.000 voti (42,51%) e Peter Pellegrini 834.000 (37,02%). L’affluenza alle urne ha raggiunto il livello record del 51,8%, leggermente superiore a quello del 2009, quando si affrontarono Iveta Radičová e Ivan Gašparovič (51,67%).

I risultati del primo turno hanno dimostrato che gli elettori di entrambi i candidati principali sono molto motivati. Tuttavia, le proiezioni del secondo mostrano un risultato al limite dell’errore statistico.

Nonostante la netta vittoria di Ivan Korčok al primo turno, non prevista da alcun sondaggio, la sua vittoria al secondo turno non è scontata. I sondaggi finora indicano un vincitore del secondo turno: Peter Pellegrini.

Korčok dovrà attirare gli elettori di altri candidati come Igor Matovič, Ján Kubiš e Krisztián Forró. Anche i giovani che vengono dall’estero per il secondo turno elettorale saranno un’opportunità per Korčok. L’organizzazione Mladi proti fašizmu ha annunciato che un treno speciale gratuito partirà da Praga e Brno con studenti slovacchi che studiano quotidianamente nella Repubblica Ceca.

Pellegrini può contare su una percentuale dei 264.000. voti ottenuti da Štefan Harabin. Si tratta degli elettori più antisistemici, filorussi e nazionalisti che, se andranno a votare al secondo turno, trasferiranno i loro voti al candidato del governo. Tuttavia, lo stesso Harabin ora critica entrambi i candidati e consiglia ai suoi elettori di restare a casa.

Finora la campagna è stata blanda. Pellegrini ha fatto finta per mesi che non ci fossero elezioni e si è comportato come se fosse già presidente. La prossima campagna elettorale si preannuncia quindi estremamente emozionante e conflittuale. Già prima del primo turno, la polizia aveva messo in guardia dalla diffusione di deepfake e filmati falsi.

La conclusione più importante che emerge dal primo turno elettorale è che hanno vinto coloro che si oppongono alla cessione totale del potere a un governo che attacca lo Stato di diritto e i media indipendenti. C’è ancora speranza per la Slovacchia.

– Aleksandra Pyka

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