Perso nella traduzione automatica
Nonostante la credenza popolare, la maggior parte degli europei non ha accesso all’apprendimento delle lingue straniere e l’essere bi o multilingue è ancora un privilegio per la maggior parte dei cittadini.
Con l’inglese che diventa la lingua franca più recente, i tagli al multilinguismo dell’UE e la frettolosa tecnologizzazione rappresentano una doppia minaccia per i traduttori professionisti. La traduzione automatica e il rilevamento vocale promettono di rompere le barriere linguistiche, ma gli scettici cominciano a preoccuparsi.
Anche se molti mettono in guardia dagli effetti dell’automazione, l’uso dell’IA nell’editoria sta già modificando il nostro modo di lavorare. In molti casi, i lavoratori non hanno più bisogno di iniziare un processo da zero e possono invece affidarsi all’automazione per alcuni compiti. Per i traduttori, ciò significa risparmiare il tempo necessario per andare in biblioteca e consentire agli strumenti di intelligenza artificiale di fornire traduzioni alternative o di rilevare gli errori al loro interno. Tuttavia, questo rischia anche di essere esternalizzato, poiché molte aziende stanno investendo le loro risorse nella tecnologizzazione, e l’assunzione di professionisti a livello locale richiede passi aggiuntivi che la maggior parte dei datori di lavoro non è disposta a fare.
Negli ultimi due anni la Commissione europea ha aumentato in modo significativo la spesa per le tecnologie di traduzione, riducendo di conseguenza i livelli di assunzione.Il “post-editing” è il gergo che i traduttori dell’UE usano per la revisione dei testi tradotti da macchine, che è diventata una parte cruciale del lavoro. Gran parte della professione è stata esternalizzata in una gig economy che promette metodi più rapidi ed efficienti, ma che porta allo sfruttamento.
Sebbene sia efficace con testi semplici e diretti, la traduzione automatica ha ancora molto da migliorare per quanto riguarda l’accessibilità, il rilevamento dei pregiudizi e la comprensione culturale. La capacità di leggere tra le righe e di decifrare i significati più sottili rimane un’abilità umana preziosa. Per questo motivo, la necessità di traduttori umani è ancora molto richiesta e, con l’adattamento della professione, questa simbiosi è destinata ad evolversi ulteriormente.
Gli ospiti di oggi
Gian-Paolo Accardo è un giornalista italo-olandese. È direttore esecutivo di VoxEurop, cofondatore e amministratore delegato della VoxEurop European Co-operative Society e coordinatore editoriale dell’European Data Journalism Network.
Alexander Baratsits è il presidente fondatore del Cultural Broadcasting Archive, che offre i contenuti di 28 stazioni radio in 50 lingue. È anche responsabile legale di Creative Commons Austria e curatore del libro “Building a European Digital Public Space, offering Strategies for taking back control from Big Tech platforms”.
Frances Pinter è una sostenitrice dell’accesso aperto (OA) e la prima donna a fondare una propria casa editrice nel Regno Unito. È la fondatrice di Knowledge Unlatched, della Open Climate Campaign e della Supporting Ukrainian Publishing Resilience and Recovery Organization (SUPRR).
Li incontriamo al Cafe Disko del Bikes and Rails Housing Project di Vienna.
Team creativo
Réka Kinga Papp, caporedattore
Merve Akyel, art director
Szilvia Pintér, produttrice
Zsófia Gabriella Papp, produttrice esecutiva
Salma Shaka, redattrice
Priyanka Hutschenreiter, assistente di progetto
Gestione
Hermann Riessner amministratore delegato
Judit Csikós project manager
Csilla Nagyné Kardos, amministrazione ufficio
Equipaggio OKTO
Senad Hergić produttore
Leah Hochedlinger registrazione video
Marlena Stolze registrazione video
Clemens Schmiedbauer registrazione video
Richard Brusek registrazione audio
Postproduzione
Nóra Ruszkai, capo redattore video
István Nagy, redattore video
Milán Golovics, redattore di conversazione
Arte
Victor Maria Lima, animazione
Cornelia Frischauf, tema musicale
Didascalie e sottotitoli
Julia Sobota didascalie chiuse, sottotitoli in polacco e francese; gestione delle versioni linguistiche
Farah Ayyash sottotitoli in arabo
Mia Belén Soriano sottotitoli in spagnolo
Marta Ferdebar sottotitoli in croato
Lídia Nádori sottotitoli in tedesco
Katalin Szlukovényi ungherese sottotitoli
Daniela Univazo tedesco sottotitoli
Olena Yermakova ucraino sottotitoli
Aida Yermekbayeva russo sottotitoli
Mars Zaslavsky italiano sottotitoli
Fonti
Chi ha ucciso i traduttori dell’UE? di Gregorio Sorgi e Federica de Sario, Politico.
L’ethos dell’outsourcing e dell’offshoring: Uno sguardo alle norme sul lavoro, Intogreat.
Perché si dovrebbero esternalizzare i servizi di traduzione di Gabriel Fairman, Bureau Works.
Il futuro della traduzione: Come l’intelligenza artificiale sta cambiando il gioco di Thibault Carrier, Linkedin.
L’intelligenza artificiale sostituirà i traduttori umani? di Toni Andrews, itit translates.
La tecnologia di traduzione AI sostituirà i traduttori? di Maria Schnell, RWS.
Divulgazione
Questo talk show è una produzione di Display Europe: una piattaforma mediatica all’avanguardia ancorata ai valori pubblici.
Questo programma è cofinanziato dal Programma Europa Creativa dell’Unione Europea e dalla Fondazione Culturale Europea.
È importante sottolineare che le opinioni e i pareri qui espressi sono esclusivamente quelli degli autori e dei relatori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l’Unione Europea né l’EACEA possono essere ritenute responsabili.